sabato 3 maggio 2008

A la guerre comme à la guerre. Corsini fa la faccia feroce


A la guerre comme à la guerre: Corsini Paolo (lettera22.info) torna sul caso dell’omonimia tra la sua e la nostra Lettera 22 e sul suo blog ci accusa di ogni nefandezza: di essere prima obnubilati dal pregiudizio ideologico, poi dei biechi commercianti in cerca di pubblicità gratuita. Due cose che stridono tra loro, visto che ideologia e mercato tendono a elidersi vicendevolmente. Con tutta la volgarità di cui è capace (molta) Corsini intende evidentemente rimproverarci di vivere del nostro lavoro di giornalisti indipendenti, professionisti ma privi di tutele contrattuali e patti integrativi e per spaventarci di più, giunto al termine della sua intemerata, tira giù tutti i numi tutelari che, dalla Fnsi a Stampa Romana, hanno presieduto alla nascita della sua associazione. E’ un uomo ben protetto, Corsini. E noi siamo sinceramente impressionati dall'eccellenza delle sue protezioni declinata, con tanto di sentiti ringraziamenti agli interessati, in perfetto stile “lei non sa chi sono io” . Lo siamo anche dalle sue contraddizioni. All'inizio del suo fervorino, trasudava ironia guascona e il giornalismo a cui affermava di ispirarsi, tutto libertà coraggio e avventura, sembrava una specie di sport estremo. Alla fine si è ridotto a chiamare in aiuto mamma e papà.

1 commento:

Unknown ha detto...

sono con voi
Massimo Faggioli (Ferrara)