Compassione e soprattutto molta lotta nel Tibet che il libro curato da Emanuele Giordana (Lettera22) per le edizioni Il riformista ricostruisce come un prisma delle contraddizioni del mondo globalizzato, incerto se chiudere gli occhi, in nome degli affari, o spalancarli, in nome dei diritti umani, sull'ordine sanguinoso che l'olimpico imperialismo cinese fa regnare a Lhasa. Non perdetelo, è in edicola oggi con il quotidiano rosa e poi passerà in libreria. Introdotto da Antonio Polito, raccoglie i contributi di Junko Terao (altra letterista), Ilaria Maria Sala, Pietro Verni, Carlo Buldrini. Nel link di questa pagina trovate la presentazione e il bel prologo in cui Giordana segna un'altra stazione dell'ondivago pellegrinaggio che da tempo va compiendo: quello che ricongiunge la geografia alla memoria, il passato al presente di un'Asia guardata oggi ma con gli occhi della gioventù libertaria anni '70 che nel suoi orizzonti perduti cercava l'altrove. Tranne a scoprire che anche a Shangri La era arrivata la guerra. Perché la Storia, come diceva Joyce, è un incubo. E il mondo non segue la "via di mezzo"....http://www.lettera22.it/showart.php?id=8968&rubrica=146
martedì 6 maggio 2008
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